Correva l’anno 1711 quando, per la prima volta, in uno scritto catastale della nostra città, si faceva cenno alla famiglia Ranieri.
“Baldo ed il padre Vincenzo, residenti a Badia di Pretoria…”, nel comune di Città di Castello; e poi il figlio di Vincenzo, “Pietro, proprietario di un terreno lavorativo con oppi e olivi…”
Siamo nell’anno 1760 e questo richiamo storico, autentico e puntuale è quanto ci testimoniano le fonti genealogiche rinvenute dall’amico Lorenzo – persona colta e gentile, archivista professionale e scrupoloso – che, come il Virgilio dantesco fu “…mar di tutto il senno…”, ci disvela le nostre origini.
Quella passione che ci anima ogni giorno, ha quindi una sua lunghissima gestazione.
La ricchezza intangibile dell’olivo. Quella pianta, ed il suo fascino elegante, da tre secoli ammalia la nostra famiglia.
Le sue viridi foglie, la sua corteccia ruvida e “bruzzolosa”, la drupa violacea – custode di un succo preziosissimo – la sua longevità buona e silente che impreziosisce i nostri paesaggi umbri, ed il suo essere “sostenibile” da sempre, ce la rendono amabile. E Malgrado le infernali difficoltà iniziali, le fere che si mettono “nel mezzo del cammin di nostra vita”, l’avventura prende il via.
Erano gli anni ‘60 quando mio padre Riccardo, nel solco della tradizione familiare, decide di continuare a coltivare quella appassionante impresa, ma di reinterpretarla in una forma nuova che andasse oltre la piccola produzione olearia del borgo natio.
E dall’Alto Tevere espande il commercio dapprima in Toscana e poi nelle aree confinanti del centro e del nord Italia, con al fianco il padre Giuseppe – magro e silenzioso, ma molto operoso – che lo aiuta nella produzione e nel confezionamento ancora manuale di damigiane, fusti e lattine in banda stagnata.
Una sera, ad una festa da ballo, incontra poi Rossella – la ragazza dai bei occhi celesti – che sarebbe presto diventata sua moglie e madre mia e di mia sorella Valentina.
Lei è una Rossi: bella d’aspetto, rigorosa nell’animo e tanto dedita alla famiglia.
I suoi genitori, Elmo e Lea, eleganti e gentili, possiedono da generazioni “la Feffa”, un emporio d’altri tempi, di quelli che oggi non esistono più, ed entrambi sono abili commercianti.
Da subito, sostengono l’iniziativa di Riccardo, non facendogli mai mancare il proprio supporto; neanche nei momenti più difficili che, puntuali, arrivano intorno agli anni ‘80. Ma proprio quando il gioco si fa duro e “… uno su mille ce la fa…” – cantava in quel periodo Morandi – mio padre disegna, tra i gironi del Purgatorio in cui si dimenava, i caratteri paradisiaci di quella che sarebbe stata la nostra azienda nel futuro.
Innovativa, in primis.
Con un tecnologo romano – tal Grimaldi – ricetta delle “alquimie aromatiche” che oggi chiamiamo Profumo di natura, una linea gradevolissima di oli al gusto di tartufo, aglio, peperoncino ed altre deliziose spezie.
Poi pensa bene di focalizzarsi su prodotti di alta qualità, con un posizionamento premium.
E da allora continuavamo a coltivare l’eccellenza con la stessa passione e dedizione.
Da ultimo, appassionata per la bellezza.
Per quanto possibile curiamo “la bieltà d’animo”, ricercando collaboratori che siano bravi e soprattutto onesti.
Da sempre, poi, ci prendiamo cura dei piccoli dettagli del nostro lavoro e impreziosiamo tutto, per rendere ogni singola bottiglia una opera d’arte.
Il 1997 segna il mio ingresso in azienda e quello che tutti iniziamo ad alimentare in quegli anni è un percorso di crescita e maturità – personale, professionale e dimensionale – sano e rispettoso dei nostri autentici valori.
E, come il Vate mette in bocca a Brunetto Latini “… se tu segui la tua stella, / non puoi fallire a glorioso porto”, noi ci siamo gioiosamente “imbarcati”.
Così, sostenuto con amore da mia moglie Alice, con un team coeso è molto affiatato, abbiamo realizzato un nuovo e moderno impianto produttivo, rivisto il piano industriale, rinnovato il brand ed intrapreso un percorso di sviluppo internazionale che ci ha portato ad essere quello che siamo:
donne e uomini semplici con un grande obiettivo professionale, coerente con i propri valori profondi.
Se alle origini della nostra storia “… la selva oscura…” aveva causato sofferenza e sudore, tanto duro era il lavorare i campi a Badia di Pretoria, gli ultimi sessanta anni (1960/2020) sono “… un secondo regno dove l’umano spirito si purga…”, nella speranza di lasciare a donna Rachele ed ai suoi collaboratori un serafico e lucente Paradiso, dove si possa condividere la bellezza dell’olio di oliva e le sue multiformi declinazioni.
L’auspicio che la serietà nel lavoro che perseguiamo quotidianamente, possa regalare il giusto riconoscimento professionale a quanti continueranno ad animare l’azienda “…in pace, sobria e pudica”; e a Voi, che ci preferite ogni giorno e che rinnovate questo miracolo, è di farvi vivere una esperienza sensoriale unica!
Vi siamo davvero molto molto grati.
L’artigianalità che ci ispira e che rende unici i nostri oli, sia la luce che Rachele possa sublimare e Voi apprezzare.
E la ricerca continua, nel miglioramento di ciò che si fa, possa offrirvi un olio di qualità superiore che apra il cuore, che esprima al meglio tutta la nostra secolare storia.
“l’amor che move il sole e l’altre stelle” possa colmarvi di ogni bene.
‘Chi lavora con le mani è un operaio, chi lavora con le mani e la testa è un artigiano, chi lavora con le mani, la testa e il cuore è un artista.’’
San Francesco D’Assisi
Ci impegniamo ogni giorno affinché l’opera del nostro agire sia un capolavoro di armonia ed eleganza – pur nella semplicità dei suoi elementi – e di pura gentilezza.
E lavoriamo ancor più alacremente per diventare “artisti… di natura”. Favoriamo la crescita valoriale umana, sociale ed economica dei nostri Collaboratori. E perseguiamo la sostenibilità presente e futura, attraverso la ricerca delle migliori pratiche agronomiche, industriali e distributive. Oltre il nostro scopo ‘’I have a dream…’’ e cioè essere 100% per qualità, 100 per appeal e 100 per business
Ci dedichiamo quotidianamente nel lavoro e nella nostra comunità familiare e sociale oltre che nella nostra spiritualità affinché possiate godere di prodotti naturali, controllati, tracciati e sinceramente buoni.
Crediamo fermamente nell’importanza di una sana ed etica collaborazione con tutti i nostri stakeholders per condividere nella vostra tavola un olio autentico ed eccellente, nato dalla cura quotidiana dei nostri bravi artigiani, dalla forte passione e dalla professionalità per questo alimento delle nostre maestranze.
Scegliere le parole che racchiudessero tutto il nostro mondo non è stato facile. Ne volevamo aggiungere molte altre, tante quanti sono i valori che ci animano e che ci indicano la strada.
Alla fine però siamo stati tutti d’accordo che l’impegno, la trasparenza e la qualità sono ciò che più ci rappresenta.
Il nostro lavoro ci appassiona. Ci mettiamo tanto impegno, che richiediamo anche ai nostri collaboratori e partner, e tutta la dedizione che merita.
Nessun compromesso sulla qualità dei nostri prodotti e i procedimenti per ottenerli. Siamo totalmente sinceri con i nostri clienti, in ogni ambito e momento.
Siamo dei cultori dell’olio e ci dedichiamo a questo prodotto con il cuore e la testa affinché i nostri Clienti possano apprezzare e godere delle sue virtù e l’autenticità ed unicità del prodotto che offriamo.
Il valore tecnico, umano, esperenziale, artigianale che difficilmente è visibile a prima vista ma che cerchiamo di trasmettere attraverso i nostri “manufatti”.
L’ascolto e l’accoglienza del cliente che ci spingono ogni giorno ad un progresso e ad una ricerca di novità al passo con i nuovi trend culinari per cercare di deliziarvi tutti i sensi e lo spirito.
La nostra azienda è specializzata nella produzione e commercializzazione di olio. Lo facciamo per il nostro Brand, Ranieri, portando avanti la tradizione centenaria di famiglia e lo stretto legame che abbiamo con il territorio, e lo facciamo anche per molte private label in qualità di co-packer o di fornitori diretti instaurando negli anni numerose e stabili collaborazioni.
Lavoriamo nel modo più difficile che esista: senza compromessi. Non ci accontentiamo di parole ma ricerchiamo sempre evidenze che possano garantirci una materia che sia la migliore possibile. Ci affidiamo a chi, come noi, lavora per assicurare una tracciabilità minuziosa, certificata, reale. Ci adoperiamo in maniera costante a favore della sostenibilità ambientale: ricerchiamo le novità in ambito packaging – e non solo – per trovare ogni volta soluzioni ad impatto ambientale il più possibile basso. A sostegno del nostro impegno quotidiano abbiamo stretto partnership con alcune università e centri di ricerca che supportano il nostro team di R&S nelle attività di studio e analisi dei nuovi prodotti.
La nostra offerta si compone di 3 collezioni:
Forniamo inoltre prodotti semilavorati per l’industria alimentare collaborando con i maggiori player del settore.
Con il brand Ranieri offriamo una gamma di prodotti contraddistinti tutti da una loro personalità e una missione precisa: soddisfare le esigenze di diversi segmenti di consumatori.
Nel 2007, Andrea Magini, ripropone due “R” speculari e verticalmente capovolte che richiamano le iniziali di Riccardo Ranieri; Rossella Rossi Ranieri, Raoul Ranieri e l’ultima nata Rachele Ranieri.
Ciò che però accomuna la nostra offerta sono i capisaldi del nostro Oleificio: i controlli rigorosi, la tracciabilità, l’impegno che ci mettiamo e la serietà che esigiamo da tutti.
Il nostro olio quindi “non può non essere buono”
Nello sviluppo del nostro brand e nelle tante attività di marketing che negli anni abbiamo portato avanti, ci siamo focalizzati soprattutto sulla diffusione della conoscenza e cultura dell’olio: ospitiamonel nostro oliveto, nel frantoio e nelle aree dedicate sia i bambini delle scuole primarie che i ragazzi delle superiori per spiegare gli step produttivi e le caratteristiche di questo prodotto millenario, affinché possano apprezzarne e comprenderne le peculiarità.
“Vorrei raccontarvi una storia vera.
Di quando, ancor piccolo, mia madre mi portava con sè, a Badia di Petroia, ad assaggiare l’olio; oppure degli indimenticabili e festosi giorni di fine anno, passati a raccogliere olive.” (Tratto dai racconti di mio padre).
L’Alto Tevere, nell’estremità settentrionale della verde Umbria, è un luogo incantato dove la Firenze rinascimentale e la Roma papalina hanno lasciato un segno profondissimo nell’arte e nella cultura che, da secoli, respiriamo in questa oasi.
La spiritualità francescana, con i suoi cammini tra boschi di querce e suggestivi borghi medievali, è un altro elemento che ci contraddistingue ed è qui che si ritrova “la quiete del cuore”.
Infine la laboriosità silente delle nostre genti, dedite a realizzare “capolavori” nei campi, nelle botteghe artigiane e nelle tante industrie.
Correva l’anno 1711 quando, per la prima volta, in uno scritto catastale della nostra città, si faceva cenno alla famiglia Ranieri.
“Baldo ed il padre Vincenzo, residenti a Badia di Pretoria…”, nel comune di Città di Castello; e poi il figlio di Vincenzo, “Pietro, proprietario di un terreno lavorativo con oppi e olivi…”
Siamo nell’anno 1760 e questo richiamo storico, autentico e puntuale è quanto ci testimoniano le fonti genealogiche rinvenute dall’amico Lorenzo – persona colta e gentile, archivista professionale e scrupoloso – che, come il Virgilio dantesco fu “…mar di tutto il senno…”, ci disvela le nostre origini.
Quella passione che ci anima ogni giorno, ha quindi una sua lunghissima gestazione.
La ricchezza intangibile dell’olivo. Quella pianta, ed il suo fascino elegante, da tre secoli ammalia la nostra famiglia.
Le sue viridi foglie, la sua corteccia ruvida e “bruzzolosa”, la drupa violacea – custode di un succo preziosissimo – la sua longevità buona e silente che impreziosisce i nostri paesaggi umbri, ed il suo essere “sostenibile” da sempre, ce la rendono amabile. E Malgrado le infernali difficoltà iniziali, le fere che si mettono “nel mezzo del cammin di nostra vita “, l’avventura prende il via.
Erano gli anni ‘60 quando mio padre Riccardo, nel solco della tradizione familiare, decide di continuare a coltivare quella appassionante impresa, ma di reinterpretarla in una forma nuova che andasse oltre la piccola produzione olearia del borgo natio.
E dall’Alto Tevere espande il commercio dapprima in Toscana e poi nelle aree confinanti del centro e del nord Italia, con al fianco il padre Giuseppe – magro e silenzioso, ma molto operoso – che lo aiuta nella produzione e nel confezionamento ancora manuale di damigiane, fusti e lattine in banda stagnata.
Una sera, ad una festa da ballo, incontra poi Rossella – la ragazza dai bei occhi celesti – che sarebbe presto diventata sua moglie e madre mia e di mia sorella Valentina.
Lei è una Rossi: bella d’aspetto, rigorosa nell’animo e tanto dedita alla famiglia.
I suoi genitori, Elmo e Lea, eleganti e gentili, possiedono da generazioni “la Feffa”, un emporio d’altri tempi, di quelli che oggi non esistono più, ed entrambi sono abili commercianti.
Da subito, sostengono l’iniziativa di Riccardo, non facendogli mai mancare il proprio supporto; neanche nei momenti più difficili che, puntuali, arrivano intorno agli anni ‘80. Ma proprio quando il gioco si fa duro e “… uno su mille ce la fa…” – cantava in quel periodo Morandi – mio padre disegna, tra i gironi del Purgatorio in cui si dimenava, i caratteri paradisiaci di quella che sarebbe stata la nostra azienda nel futuro.
Innovativa, in primis.
Con un tecnologo romano – tal Grimaldi – ricetta delle “alquimie aromatiche” che oggi chiamiamo Profumo di natura, una linea gradevolissima di oli al gusto di tartufo, aglio, peperoncino ed altre deliziose spezie.
Poi pensa bene di focalizzarsi su prodotti di alta qualità, con un posizionamento premium.
E da allora continuavamo a coltivare l’eccellenza con la stessa passione e dedizione.
Da ultimo, appassionata per la bellezza.
Per quanto possibile curiamo “la bieltà d’animo”, ricercando collaboratori che siano bravi e soprattutto onesti.
Da sempre, poi, ci prendiamo cura dei piccoli dettagli del nostro lavoro e impreziosiamo tutto, per rendere ogni singola bottiglia una opera d’arte.
Il 1997 segna il mio ingresso in azienda e quello che tutti iniziamo ad alimentare in quegli anni è un percorso di crescita e maturità – personale, professionale e dimensionale – sano e rispettoso dei nostri autentici valori.
E, come il Vate mette in bocca a Brunetto Latini “… se tu segui la tua stella, / non puoi fallire a glorioso porto”, noi ci siamo gioiosamente “imbarcati”.
Così, sostenuto con amore da mia moglie Alice, con un team coeso è molto affiatato, abbiamo realizzato un nuovo e moderno impianto produttivo, rivisto il piano industriale, rinnovato il brand ed intrapreso un percorso di sviluppo internazionale che ci ha portato ad essere quello che siamo:
donne e uomini semplici con un grande obiettivo professionale, coerente con i propri valori profondi.
Se alle origini della nostra storia “… la selva oscura…” aveva causato sofferenza e sudore, tanto duro era il lavorare i campi a Badia di Pretoria, gli ultimi sessanta anni (1960/2020) sono “… un secondo regno dove l’umano spirito si purga…”, nella speranza di lasciare a donna Rachele ed ai suoi collaboratori un serafico e lucente Paradiso, dove si possa condividere la bellezza dell’olio di oliva e le sue multiformi declinazioni.
L’auspicio che la serietà nel lavoro che perseguiamo quotidianamente, possa regalare il giusto riconoscimento professionale a quanti continueranno ad animare l’azienda “…in pace, sobria e pudica”; e a Voi, che ci preferite ogni giorno e che rinnovate questo miracolo, è di farvi vivere una esperienza sensoriale unica!
Vi siamo davvero molto molto grati. L’artigianalità che ci ispira e che rende unici i nostri oli, sia la luce che Rachele possa sublimare e Voi apprezzare.
E la ricerca continua, nel miglioramento di ciò che si fa, possa offrirvi un olio di qualità superiore che apra il cuore, che esprima al meglio tutta la nostra secolare storia.
“l’amor che move il sole e l’altre stelle” possa colmarvi di ogni bene.
Via Vittorini, 7 Cerbara
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